domenica 18 maggio 2014

SUCCESSO DELLA PRIMA ASSEMBLEA

16 maggio 2014, assemblea contro la trasformazione della e45 in autostrada
E' stata partecipata e molto istruttiva per tutti, l'assemblea del 16 maggio, al Park Hotel che verteva sulla costruzione delle grandi opere, in particolare la famigerata autostrada Orte-Mestre che attraverserà 5 regioni e il suo tratto umbro della E45.
Il portavoce del Coordinamento 
Umbro - No E45 Autostrada, Marcello Teti, ha introdotto i lavori, presentando i relatori e coordinando gli interventi. 
E' stato Mariano Sartore (docente di Pianificazione dei Trasporti presso l'Università di Perugia), il primo a prendere la parola, e a mostrare con l'ausilio di slide, il progetto faraonico di questo mostro di cemento che avrà un impatto ambientale devastante, è inutile, sperpererà una montagna di soldi che potrebbero essere utilizzati in altro modo.
Sartore ha spiegato che sul progetto iniziale è stato fatto uno studio approfondito e particolareggiato, di circa 10 mila file, inviato a tutti i soggetti interessati, fra cui anche la Regione Umbria. Nessuno li ha mai presi in considerazione, le conseguenze devastanti sull'ambiente, alla vita delle persone,  la continua cementificazione, non interessano.
Hanno continuato Luca Trepiedi (Forum Nuova Mobilità Umbria) e Stefano Lenzi (responsabile ufficio legislativo del WWF), sempre sottolineando l'assurdità del progetto, e spiegando invece come l'Umbria abbia bisogno di collegamenti su rotaia più efficienti, la necessità di un ammodernamento delle arterie esistenti e della messa in sicurezza della E45.

Da sinistra a destra: Luca Trepiedi, Stefano Lenzi, Marcello Teti, Mariano Sartore
Sono intervenuti anche Lisa Causin e Mattia Donadel di Opzione Zero, un comitato che, nato nel 2004 per opporsi alla costruzione della nuova autostrada Romea, ha profuso molteplici energie per la costruzione di una rete interregionale contro l'autostrada, cioè la Rete Nazionale Stop Orte-Mestre.
Loro hanno sottolineato venga sempre trascurato l'impatto ambientale di una grande opera e non presa in considerazione l'ipotesi più ovvia, cioè quella di non farla, considerando anche che i danni sono causati anche da tutte le opere complementari che vengono dietro alla grande.
Si è poi sviluppato un interessante dibattito che ha visto prendere la parola ad alcuni cittadini intervenuti ed esponenti dei comitati che hanno dato vita al coordinamento No E45 Autostrada.
Continua intanto la raccolta di firme per la petizione popolare, che sta riscuotendo un grande successo fra gli umbri, segno che la popolazione non si è fatta abbindolare e che in realtà non vuole la trasformazione della E45.

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